L'articolo che vi posto è tratto dal sito rockol.it.
Esce il 7 novembre il nuovo album di Enya. Ecco cosa ha detto a Londra
Presentazione internazionale a Londra, ieri, di “And Winter came”, il nuovo album di Enya. Settanta milioni di copie di album venduti non sono acqua e consentono all’artista irlandese, vero nome Eithne Patricia Ní Bhraonáin, classe Sessantuno, una presentazione non alla grande ma alla grandissima: prima cena sul Tamigi in una nobile magione vittoriana, imbiancata da una spettacolare nevicata artificiale perché il tema del disco è l’inverno, poi incontro con i media al Dorchester, albergo in Mayfair in cui soggiornano Prince e Michael Jackson quando capitano nella capitale britannica. Ma che si parli dell’album, che in Italia sarà pubblicato il prossimo 7 novembre. “And Winter came” è stato assemblato in due anni dalla cantante del Donegal, ex Clannad, con una vita personale privatissima, con i fidi Roma Ryan e Nicky Ryan, rispettivamente paroliera e produttore. “Il disco poteva anche uscire l’anno scorso”, dice Nicky, “ma poi è stata imboccata un’altra direzione”. Poi parla Enya. “In questo momento sono perfettamente soddisfatta del risultato finale”, dice. “L’ultimo pezzo l’abbiamo concluso letteralmente ieri pomeriggio. E’ un disco tutto basato sulla musica, su come sono le cose, avevamo deciso di fare un lavoro sul Natale ma poi sono arrivati altri temi sull’inverno, che è un periodo che a me piace. Il titolo potrebbe far pensare ad un riferimento alla politica, a questo momento particolare, ma non è così. Alla fine è venuta fuori una cosa con metà canzoni sul Natale e metà su temi invernali. C’è voluto tempo, lo so: ammetto d’essere lenta. Ma per fare un buon lavoro c’è bisogno di ispirazione: a volte l’ispirazione c’è per una, due settimane al mese, a volte sinceramente non mi viene niente. Sono lenta. Come ha detto Nicky, se avessimo voluto fare un album di sole canzoni invernali allora sì che sarebbe uscito l’anno scorso. Ma poi ha preso un altro cammino. In studio è così: inizi a fare una cosa, si aggiungono idee, ognuno ci mette qualcosa, il disco prende una vita sua. A un certo punto c’è stato quasi un limbo, e possono arrivare cose improvvise: un giorno è venuto a trovarci Tom della nostra etichetta americana, e il solo fatto che fosse venuto lì ad ascoltare come stavano andando le cose, beh, ci ha smossi, ci ha aiutati”. Arriva una domanda che va a toccare una dolente nota: i concerti. Enya, si sa, non si esibisce in pubblico da tempo quasi immemorabile. La bella notizia è che questa potrebbe essere la volta buona, quella brutta è che non c’è ancora nulla di definito. La patata bollente se la passano lei e Nicky, dublinese gentile e saggio nonché ex manager dei Clannad. Un po’ l’uno e un po’ l’altra dicono: “Effettivamente è da tanto tempo…però deve essere il momento giusto. A questo punto, beh, o si fa o non si fa. Sono in atto in questi giorni delle trattative serie. Forse non proprio un tour, ma uno show su questo progetto forse sì. Per noi sarebbe bello poterlo fare”. Settanta milioni di album venduti. E adesso? Sorseggiando acqua (scozzese) dice l’irlandese: “Adesso niente. Sono una musicista, faccio musica, è la cosa che amo e continuerò a farla. Non penso mai all’aspetto della celebrità quando lavoro, sono sempre riuscita ad avere la mia privacy anche con vendite di questo tipo. Ci sono musicisti che farebbero di tutto per avere una situazione come la mia. Santo cielo, c’è gente che viene inseguita dai paparazzi”. Magari in futuro ci sarà una bella collaborazione? I duetti vanno sempre di moda. Enya Brennan non lascerà tanto presto il castello di Manderley, dove abita da una decina d’anni. “Noi tre siamo abituati a lavorare così”, dice categoricamente. “Non ho mai avuto alcun desiderio di collaborare con qualcuno. Mi spiace, ma non mi interessa”. Il tempo accordato ai media sta per scadere e nell’ovattata saletta del Dorchester di Park Lane c’è tempo solamente per la quasi scontata domanda su come si pone nei confronti di un business in così rapida evoluzione. Ancora una volta sono lei e Nicky che si palleggiano la risposta. “Il business è cambiato molto”, dicono. “Noi vogliamo solo che la nostra musica piaccia ai fan. Certo che è un momento difficile, ma noi non abbiamo più bisogno di pensare ai soldi: noi facciamo la musica, poi quello di venderla è un problema delle etichette. Sta cambiando tutto molto velocemente, ma sappiamo che le etichette ci stanno lavorando sopra”.
Fonte: Enya's Castle
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